L’anoressia può portare il soggetto a grave deprivazione alimentare, con conseguenze sull’organismo a rischio di vita. In questi casi si rende necessario il ricovero.
In casi meno gravi, o gravi, ma in fase iniziale di malattia, la psicoterapia mista è quella più indicata, ovvero a base psicodinamica, con interventi più “comportamentali” quando necessari.
Molto importante è l’intervento terapeutico integrato, che prevede la presa in carico da parte di un équipe terapeutica dell’intero nucleo famigliare, per intervenire sui meccanismi patologici del soggetto in causa, ma anche sulle dinamiche famigliari e ambientali che agiscono in senso patologico sul paziente.
In alcuni casi può essere utile il supporto farmacologico, per contenere sintomi come ansia e depressione, o manifestazioni più patologiche, come l’alterazione dell’esame di realtà.